La gestione del Team. Ah, la gestione del Team. Si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto su questo tema. E infatti è quello che faremo.
Si può dire tutto e il contrario di tutto perché la gestione del Team non è una scienza esatta. Non esistono regole. Diffida da chi cerca di insegnartelo. Le persone, i capi, sono tutti diversi. Le persone, i dipendenti o chiamali come vuoi, sono tutti diversi. Ed è l’incontro di queste due entità forti, con le loro personalità, convinzioni, abitudini, a creare la, giusta, gestione del Team. Non puoi trattare Cassano come Totti. Le intelligenze in campo sono diverse. Le richieste anche.
Questo è il bello. Difficile forse, ma stimolante. Capire le persone, capire il contesto in cui stanno, e stiamo. Capire cosa le muove, gli obiettivi. Tenerli a sé, ma lasciarli liberi di andare, fare. Decidere, incidere.
È comunque sempre una questione di scelte. Le persone, i luoghi, gli obiettivi, sono solo variabili. Lo diciamo sempre anche nella scuola al Pokertalk. Ma oggi qui vi lascio due commenti che mi hanno colpito in settimana. Due modi diversi di gestire il Team da parte di due “Capi” diversi, nel carattere e, se vogliamo, nei risultati, come Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, e Stefano Pioli, del Milan.
Guardiola risponde così a una domanda sul poco utilizzo di Raheem Sterling e sul suo malumore:
"Raheem ha giocato la finale di Champions League, quindi è un giocatore importantissimo. Ma devo trattarlo come Palmer o De Bruyne. Non capisco perché dovrei trattare qualcuno diversamente da un altro. Io rispetto allo stesso modo il cuoco e il team manager. E se e quando scelgo Jack è perché è la scelta migliore per vincere la partita. Non c'è mai niente di personale. Scelgo ciò che ritengo funzionale, a ciò di cui ho bisogno. E non entro neanche nelle questioni relative ai loro contratti, riguarda il club".
Pioli visto da Moscardelli che risponde alla domanda “Sotto quale aspetto il Mister è cresciuto di più”?
“Il Mister è salito di livello: lo confermano i suoi ex giocatori. Pioli ha costruito un bel feeling soprattutto coi calciatori che giocano di meno. Il gruppo diventa più forte quando tutti si sentono parte della squadra. I risultati arrivano quando c'è unione e i panchinari danno il massimo”.
Chi ha ragione? E tu? Come gestisci il Team? Raccontalo a Jobbermag.
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Copertina Jobbermag #7 | Vol.3 | Novembre 2021